Etiopia Dancalia la scoperta della bellezza

Prezzo: 1900 €
Partenze: dal 25/02/2015 al 31/12/2016

DANCALIA la scoperta della bellezza

11 GIORNI 10 NOTTI IN 4X4 ,Trekking, Dromedario e campi tendati .. un esperienza di vita

1° giorno Addis Abeba Awash 260 km do

Arrivo ePartenza nella prima mattinata per Awash e l’omonimo parco.. E’ la strada che va a Gibuti Segue il tracciato costruito dagli italiani ottanta anni fa. Si attraversano le regioni degli Oromo e Karrayo . Le distese di campi di teff, il cereale dell’Etiopia ,lasciano il posto alla savana costellata di acacie. Ci sarà tempo per il fare un giro nel parco e avvistare qualche Swaynes ( un mammifero endemico) e vedere al tramonto le cascate del fiume Awash. Pernottamento in hotel.

 

 

 

2° giorno Awash lu Samera 222 km

Ancora verso Nord est Lasceremo gli altopiani per scendere nella Rift Valley, verso le solitudini della Dancalia. E’ la regione degli Afar, il popolo ribelle, la gente dei deserti di fuoco e sale estesi fra l’Etiopia, l’Eritrea e Gibuti. Gli Afar sono pastori nomadi, allevatori di capre e dromedari. Nel Nord della Dancalia cavano sale dal fondale di un antico mare. Ritiro dei permessi  per inoltrarci in Dancalia. Pernottamento in Hotel

 

3° giorno Samera Asayta Afdera 270 km ma

La mattina partenza per Asayta.la vecchia capitale del sultanato afar di Aussa. Oggi è uno strano villaggio. Dopo una lenta decadenza, sta vivendo una nuova ‘frenesia’ dovuta a grandi piantagioni di canna da zucchero. E’ giorno di mercato ad Asayita. Mercato di stuoie e sale, mercato di stoffe e ferramenta. Un bel mercato. Piccolo e festoso. Asayita è una città-paese, bella la sua moschea, splendidi i paesaggi sulla valle fertile dell’Awash. Asayita sorge su uno sperone di roccia, quasi un balcone invisibile che si apre sulla piana di questo strano fiume dell’occidente etiopico. Sarà una  mattinata memorabile

Il viaggio prosegue verso il lago Afrera (-112 metri s.l.m.), situato nel cuore della depressione dancala. Il deserto della Dancalia si estende nel punto d’incontro di tre zolle tettoniche: quella del Mar Rosso,quella dell’Oceano Indiano e quella della Grande Rift Valley. I movimenti tettonici che si verificano in questa regione stanno allontanando il continente africano dalla penisola arabica di qualche centimetro all’anno producendo una spaccatura, lungo la Rift Valley, che procede a una velocità di qualche millimetro l’anno: gli esperti prevedono che entro un secolo la depressione dancala sarà invasa dal mare, ricostituendo una situazione già in essere milioni di anni fa.. Arrivo al lago Afrera in serata e sistemazione al campo.

 

4° giorno Lago Afrera – Erta Ale 105 km 4 hs trekking me

In mattinata si sosterà lungo le sponde del lago Afrer (noto anche come lago Giulietti), dal quale viene estratto il sale: l’acqua viene pompata in vasti bacini per evaporare; al termine di questo procedimento naturale, il residuo che si è depositato è un sale bianco molto apprezzato in quanto è il migliore tra quelli che vengono estratti nella Dancalia (milioni di anni fa tutta la depressione dancala era un mare che nel tempo è evaporato lasciando grandi depositi salini). Dopo Afrera la pista si snoda tra sabbia e lava in direzione del vulcano Erta Ale o “monte che fuma”, ultimo di una catena di vulcani che occupano la parte centrale della depressione Dancala. Questo vulcano è oggetto di notevole interesse da parte dei vulcanologi in quanto è uno dei pochi al mondo ad avere una caldera di lava a cielo aperto. Lungo il percorso si attraverseranno alcuni villaggi Afar fino ad arrivare alla base del trekking. Nel pomeriggio, quando il sole inizierà a calare rendendo l’ambiente meno caldo, si comincerà la salita su un sentiero tracciato nella lava fino alla cima della caldera, superando un dislivello di soli 500 metri, che tuttavia richiedono circa 3/ 4 ore. Si arriverà sulla cima quando sarà già buio e si potrà assistere all’entusiasmante spettacolo della lava ribollente. Pernottamento al campo

 

5° giorno Erta Ale –Ahmed Ela 110 km 4/5 hs gi

L’Erta Ale è una catena di vulcani posta nel Triangolo di Afar che si estende dalla pianura di sale, a nord, fino al lago Afrera, a sud; mentre a est è delimitata dalla scarpata dell’altopiano etiope e a ovest dalla scarpata della Dancalia. Dopo aver visto sorgere il sole si inizierà la discesa dal vulcano. Si riprende il viaggio attraverso un territorio dove la presenza dell’uomo è praticamente inesistente. Arrivo in serata al villaggio di Ahmed Ela il pozzo di Amed. Campo

 

6° giorno Ahmed Ela ve

Nel corso della giornata si raggiunge la quota più bassa della depressione dancala: – 116 metri dal livello del mare. Partenza di buon mattino per la collina di Dallol o “collina degli spiriti” dove si giunge in circa mezz’ora di trekking. Questa zona è conosciuta per le sue curiose formazioni geologiche e presenta sorgenti calde acide, accumuli di zolfo, piccoli geyser, coni di sale nonché vasche di acidi delimitate da bordi di cristalli; il tutto su un fondo bianco, giallo, verde o rosso ocra, colori dovuti dalla presenza di zolfo, ossidi di ferro e altri vari minerali. Rientro ad Ahmed Ela; nel pomeriggio esplorazione del piccolo monte di sali di magnesio di Assa Ale; noto anche come “monte rosso” (il suo nome deriva da due spuntoni di solfato di magnesio resi rossi dall’ossidazione) e del lago Karoum . Trasferimento ad Assobole

 

7° giorno sa Ahmed Ela Assobole 60 km 30 min

In mezzo alla Piana, centinaia e centinaia di uomini stanno tagliando la crosta salina a colpi di accetta, altri cercano di sollevare lastre immense. Gli intagliatori, a piccoli colpi, danno forma ai blocchi. I carovanieri aspettano al sole. Caricano gli animali solo quando sono certi di ripartire. I cammelli sostano attorno all’immensa cava. Al riparo di muretti di sale, qualcuno ha aperto una rivendita di tè: è l’unico momento di sosta che questa umanità si concede.

Passeremo del tempo nell’aerea della cava, affollata di uomini e dromedari.

 

Nel pomeriggio, appena il sole comincia a calare, breve trasferimento: si lascia Ahmed Ela per raggiungere Asso Bole, villaggio afar all’ingresso del canyon del fiume Saba. Asso Bole è uno dei luoghi di sosta delle carovane nel lungo viaggio di ritorno verso l’altopiano. Qui vi è sempre acqua, uomini e dromedari bevono, riempiono le otri di pelle di capra, si lavano. Molti passano la notte al riparo delle pareti del canyon.

 

8° giorno do Assobole Melabiday trekking 6 ore in piano

Prima dell’alba, le carovane sono già in cammino. Hanno cominciato la risalita dell’altopiano.

I nostri tempi sono più lenti ma, di buon mattino, è tempo anche per noi di rimettersi in marcia per risalire l’altopiano. Lento trekking nel canyon del fiume Saba. Guaderemo più volte le acque di questo fiume. A volte il canyon si restringe, altre volte si allarga. Incroceremo carovane in discesa, seguiremo il cammino di carovane che risalgono il fiume. Il canyon è stato scavato dalla forza delle acque. E’ un cammino di circa sei/sette ore. Faremo sosta a Forto, antico luogo di guardia degli italiani e, poi, dei gendarmi frontalieri di Hailé Selassiè.

Alla fine il canyon si allarga: siamo arrivati alla piana di Maklalla, incrocio di fiumi che scendono dall’altopiano. Nella stagione secca il loro corso è in secca. Vi sono alcune capanne di pastori afar. Si sale ancora, ma siamo quasi arrivati al villaggio di Melabday,‘il luogo dove il miele è vicino’. Qui si trova un buon pozzo ricco d’acqua. E’ il villaggio che abbiamo scelto per la sosta notturna.

Le macchine ci hanno preceduto. Il campo è già montato.

 

9° giorno lu Melabiday Makalle 126 km

La mattina partenza per Makalle con sosta al mercato del sale di Beraile,. Cena e pernottamento in Hotel Planet Hotel

 

10° Makalle Addis Abeba volo city tour e shopping day use cena e trs aeroporto

 

 

QUOTE 2015-MARZO 2016

 

Base 2 pax 3990 Euro/pax

Base 3 pax 2940 Euro/pax

Base 4 pax 2900 Euro/pax

Base 5/6 pax 2480 Euro/pax

Base 7/8 pax 2180 Euro/pax

Base 9/12 pax 1970 Euro/pax

Base 13/16 pax 1900 Euro/pax

 

Sing suppl 110 Euro

 

La quota include : vetture 4×4 con autista e carburante, hotel, pasti con acqua minerale o bibita non alcolica, extra macchina per lo staff, tende e materiale da campeggio, cuoco, guida parlante italiano, permessi , scaut e guide afar, scorta armata, dromedari sull’Erta Ale e fiume Saba.

 

La quota non include: mance, volo interno, bevande fuori dei pasti e alcoliche.

 

 


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